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L‘Ordine dei Medici Veterinari della Provincia e DEA
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(donne Europee Associate) organizzano il convegno:
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“Il reato di maltrattamento degli animali
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dal riconoscimento alla perseguibilità”
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Il convegno si terrà sabato 14 aprile 2012, alle ore 9,00,
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presso il Salone dei Marmi Palazzo di città di Salerno.
- L’Associazione D.E.A., sezione di Salerno, guidata dalla dottoressa Francesca Girardi, molto sensibile alle tematiche sociali
- ed alla tutela delle fasce più deboli, ha voluto, appoggiando l’iniziativa dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di
- Salerno, attraverso varie iniziative e convegni, non ultimo quello svoltosi a Salerno,
- divulgare informazioni utili e necessarie per cercare di arginare, in un certo qual modo, il fenomeno del maltrattamento sugli animali, nell’ambito del territorio salernitano.
- La gestione del reato di maltrattamento degli animali appare abbastanza complesso
- nel suo riconoscimento e nella sua valutazione per le numerose discipline specialistiche che coinvolge, da quella medico – veterinaria, a quella giuridico – penale fino ad intrecciarsi anche con reati più gravi come l’omicidio.
- Il maltrattamento degli animali infatti può rappresentare un atto preparatorio a ben più gravi reati, come quello contro l’uomo.
- Una delle nuove disposizioni del sistema penale – evidenzia la dottoressa Girardi – è rappresentata proprio dall’ art. 544-bis che incrimina la condotta di “chiunque per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale”.
- La norma colma una lacuna importante della precedente normativa che sanzionava esclusivamente il maltrattamento prevedendo l’uccisione come aggravante o l’uccisione di animali altrui, ma nell’ambito di reati contro il patrimonio, lasciando privi di sanzione – conclude Francesca Girardi – i contegni lesivi ed immotivati ovvero crudeli di chi cagionasse la morte di un animale proprio.
- Dai lavori del convegno, è emerso che il tutore del benessere psicofisico di un animale è il medico veterinario che, con le sue competenze diagnostiche e cliniche, è la figura deputata al riconoscimento e alla certificazione di situazioni di malattia
- o di maltrattamento e che, pertanto, in qualsiasi momento di contestazione di reato di maltrattamento agli animali, deve essere consultato.”